La data storica della Nascita di Gesù


La data storica della Nascita di Gesù

Pax Et Bonum!

Cari fratelli e sorelle in Cristo, poiché molti sono sempre affascinati a conoscere la data certa della nascita di Nostro Signore Gesù Cristo, offro a chi legge lo studio seguente per sfatare le incertezze e i dubbi che accompagnano questo argomento:

TABELLA CRONOLOGICA 1

A.U.C.        a.C.A.U.C.      a.C.A.U.C.       a.C.
709               44725              28         15741                12            31
710*             43     Autunno726              27         16742                11            32 
711              42          1727              26         17743                10            33
712              41          2728              25         18744                 9             34
713              40          3729              24         19745                 8             35
714              39          4730              23         20  746                 7             36
715              38          5731              22         21747                 6             37
716              37          6732              21         22748                 5             38
717              36          7733              20         23749                 4             39
718              35          8734              19         24750*               3             40
719              34          9735              18         25751*               2             41 
720              33         10736              17         26 752                 1            
721              32         11737              16         27753                 0
722              31         12738              15         28 
723              30         13739              14         29 
724              29         14740              13         30 

* Nel 710-43 inizio del 1° anno di regno di Cesare Augusto;

* Dicembre del 750 nascita di Cristo e nell’autunno del 750 finisce il 40° anno e inizia il 41°

   anno di regno di Cesare Augusto;

* Fine Gennaio del 751 muore Erode dopo 37 anni di regno a partire dal Gennaio del 39 a.C.

TABELLA CRONOLOGICA 2

A.U.C.       A.U.C.      A.U.C.     
750*         dicembre      765              15780               30
751*             1   766*             16781               31  I Pasqua
752              2        767              17782               32  II Pasqua
753              3        768              18783               33  III Pasqua
754              4769              19 
755              5 770              20   
756              6771              21          
757              7772              22 
758              8773              23 
759              9774              24 
760             10775              25  
761             11776              26 
762             12777              27 
763             13778              28 
764             14779              29 

* Nel dicembre del 750 nascita di Cristo;

* Dicembre del 751 I anno dalla nascita di Cristo;

* Il 19 Agosto del 766 muore Cesare Augusto , dopo 56 anni di regno;

* Dopo il 19 agosto del 766 inizia il I° anno di regno di Tiberio Cesare;

* Nell’agosto del 780 inizia il 15° anno di regno di Tiberio e Gesù nel dicembre del 780 

   compie 30 anni.

Gesù si portò al Battesimo dall’Agosto- Settembre – Ottobre del 780 e si ritirò poi 40 giorni nel deserto dopo di che prima del dicembre del 780 A.U.C. quando aveva circa trent’anni diede inizio alla sua vita pubblica.

* Gesù morì nella Pasqua del 783 e nel Dicembre del 783 avrebbe compiuto il suo 33mo

   anno di vita.

DIMOSTRAZIONE DELLA DATA DI NASCITA DI NOSTRO SIGNORE GESU’ CRISTO

In quale anno di Cesare Augusto è nato Gesù

Gli Studi Moderni

Stando agli studi moderni, Gesù sarebbe nato il 7-6 a.C., mentre fissano la data di morte di Erode nel 4 a.C. Le conclusioni, di questa ipotesi, nascono anche da una cattiva interpretazione del testo di Matteo 2,7: “Allora Erode, chiamati segretamente i Magi, si fece dire con esattezza da loro il tempo in cui era apparsa la stella e l’inviò a Betlemme” e da Mt. 2,16: “Erode, accortosi che i Magi si erano presi gioco di lui, s’infuriò e mandò a uccidere tutti i bambini di Betlemme e del suo territorio dai due anni in giù corrispondenti al tempo su cui era stato informato dai Magi”. In base a questi due versetti è ipotizzabile per essi che la nascita di Gesù sia avvenuta 3 o 2 anni prima della morte di Erode che avvenne per una certa storiografia nel marzo o aprile del 4 a.C. Da qui per essi l’evidente errore del calcolo del monaco Dionigi del VI secolo a.C. che fissò la nascita di Cristo nell’anno 753 dalla fondazione di Roma. Data che si discosta di 4 anni dalla morte di Erode e di 6 o 7 anni dalla nascita di Cristo, secondo la cronologia attuale.

Erode Il Grande

Erode in realtà, fu fatto re, nell’inverno che va dalla fine del 40 a.C. (38) all’inizio dell’inverno del 39 a.C. e precisamente nei primi di Gennaio del 39 a.C., come risulta deducibile dalla testimonianza dello storico Giuseppe Flavio: “Erode era già molto lontano… e qui vi fu trattenuto da Cleopatra, lei non riuscì, tuttavia a persuaderlo a trattenersi, poiché aveva deciso di recarsi a Roma sebbene fosse inverno”. (39)

Era quell’inverno la fine del 40° a.C., anno in cui i Parti invasero la Siria e appoggiarono Antigono avversario di Erode. Erode, poi, partito per Roma, ricevette dal senato romano la regalità nei primi giorni di gennaio del 39 a.C. Ciò è deducibile e dal fatto che l’inverno inizia il 21 dicembre, per la cui data Erode non era ancora partito per Roma, e perché sommando i giorni della partenza da Cleopatra, più, quelli del raggiungimento di Roma, più quelli per essere ricevuto dal senato di Roma, più quelli utili nei quali il Senato decretò in sette giorni la regalità di Erode, (40) porta a una somma di giorni che vanno oltre il dicembre del 40 a.C., ossia nel 39 a.C. Così da oltre questa data, ossia dal gennaio del 39 a.C., Erode salpò dall’Italia per Tolemaide (41), con legioni romane al suo comando (42) per portarsi poi contro Antigono.

Stando così i fatti, da questa data ossia: dal gennaio del 39 a.C. fino alla sua morte, Erode regnò complessivamente trentasette anni, come appare dalla testimonianza di Giuseppe Flavio: “Fatto, questo morì… regnò per trentaquattro anni dal tempo… e per trentasette anni dal tempo in cui era stato dichiarato re dai romani” (43). Ora calcolando i trentasette anni del regno di Erode il Grande, dal gennaio del 39 a.C., ne segue che la sua morte avvenne nell’inizio d’anno del 751 Ab. Urbe Condita, il secondo anno a.C. del calendario cristiano fissato dal monaco Dionigi. Da quanto detto, si comprende che errano quelli che fissano la morte di Erode il Grande nel 4 a.C. non computando gli anni, secondo un’esatta cronologia dei fatti, come appare da testimonianze storiche. Errano anche, quando determinano la nascita di Cristo due anni prima della morte di Erode. Questo, solo in base ad un’errata interpretazione di Mt 2,7 e Mt 2,16, la quale vuol vedere nella frase: “… E mandò a uccidere tutti i bambini di Betlemme e del suo territorio dai due anni in giù”, la ragione evidente, per determinate la nascita di Cristo di due anni prima della morte di Erode, e per la quale ragione, Erode conosciuto dai Magi il tempo della nascita di Cristo, ossia due anni prima, si determinò a far uccidere tutti i bambini da due anni in giù.

In realtà, questa interpretazione è in netto contrasto con il racconto di Lc 2,1-39 e se ne discosta non poco dalla verità del terzo Vangelo. Infatti, stando al racconto di Lc 2,22 e Lc 2,39 dopo 40 giorni la Sacra Famiglia, compiuto il rito della purificazione al Tempio di Gerusalemme, secondo la legge di Mosè cfr. Lv 12,1-5, fece ritorno in Galilea alla città di Nazareth. Da qui, l’insostenibilità di tale interpretazione, di affermare l’arrivo dei Magi, due anni dopo la nascita di Cristo a Betlemme. Ci domandiamo, come sia possibile tale interpretazione, che vuole che i Magi abbiano trovato ancora due anni dopo, la nascita di Cristo a Betlemme, la Sacra Famiglia e adorato il Bambino, dal momento che, questa, dopo il 40° giorno, non fu più in Betlemme ma in Galilea a Nazareth?

Cesare Augusto

Riprendendo il nostro discorso dalla morte di Erode avvenuta nell’anno 2 a.C. e 751 Ab Urbe Condita; nel 751 A.U.C. (Ab Urbe Condita), si completa anche il 41° anno di regno di Cesare Augusto, che fu dall’autunno del 750 A.U.C. all’autunno del 751 A.U.C. Ciò si deduce dai calcoli ricavabili dalle testimonianze storiche: “Anno urbis septingentesimo fere ac nono interfecto Caesare, civilia bella reparata sunt…”(44). Era l’anno 709 dalla fondazione di Roma, l’anno in cui morì Giulio Cesare “Agli inizi di marzo, cioè il 15 marzo del 44 mentre varcava la soglia del Senato, Cesare cadde trafitto dai pugnali” (45). Nell’autunno del 43, un anno dopo dalla morte di Giulio Cesare, il giovane Ottaviano dopo aver organizzato un esercito a difesa del Senato raggiunse un accordo con Marcantonio e Lepido in un’isoletta del Reno presso Bologna “a differenza del primo triumvirato, che era un semplice accordo privato, fu una magistratura dai poteri superiori a quelli delle altre (triumviri per dare una costituzione alla Repubblica)” (46).

Lo Stesso Cesare Augusto, in un suo brano autobiografico, conosciuto come Monumentum Ancyranum, afferma, per tale triumvirato, le seguenti parole: “all’età di 19 anni formai per mia iniziativa privata, a mie spese, un esercito, col quale ridiedi la libertà allo Stato, oppresso all’ora dal dominio di una fazione per cui il Senato con onorifici decreti mi accolse nel suo seno durante il Consolato di C. Pansa e di A. Irzio dandomi insieme la facoltà di pronunziare giudizi in qualità consolare e mi conferì il comando militare perché la Repubblica non avesse a derivarne qualche danno, volle che Io provvedessi in luogo di Pretore insieme coi Consoli. Il popolo poi, nel medesimo anno dopo la morte in guerra di tutti e due Consoli, mi elesse Console e Triumviro per la Costituzione della Repubblica” (47). E’da questo momento della vita di Augusto, ossia dall’autunno del 43 a.C. che s’iniziano a contare gli anni di regno della sua vita, come appare dalle testimonianze storiche: “Così terminate le guerre in tutto il mondo romano, Ottaviano Augusto ritornò a Roma, 12 anni dopo che era stato Console. Da quell’anno governò da solo lo Stato per quarantaquattro anni, prima, infatti, l’aveva governato per dodici anni insieme con Antonio e Lepido. Perciò dall’inizio del suo potere fino alla fine trascorsero cinquantasei anni. Morì a settantasei anni, di morte naturale, in Atella, città della Campania” (48).

Dall’ottobre del 43 a.C. all’età di vent’anni Cesare Augusto regnerà per cinquantasei anni spegnendosi in Atella o per altri a Nola all’età di settantasei anni. Era il 19 agosto del 766 A.U.C., il 14 d.C. (49) e il 16 d.C. a partire dal dicembre del 750 A.U.C.

Così dall’ottobre del 710 A.U.C., (43°anno a.C.) al 766 ab urbe condita, il 41° anno di regno di Cesare Augusto, cadeva tra l’ottobre del 750 A.U.C. all’ottobre del 751 A.U.C.

Tiberio Cesare

Il 19 agosto del 766 il 16 d.C., a partire dal Dicembre 750 A.U.C. seguì a Cesare Augusto, nell’Impero Tiberio Cesare, figlio adottivo di Augusto dal 4 d.C., se si conta, secondo il calendario di Dionigi, questi regnò fino al 37 dopo Cristo. È nel 15° anno di Tiberio che l’Evangelista Luca ci offre l’indicazione storica per determinare con precisione il Ministero del Battista e l’anno di nascita di Gesù Cristo. Egli così ci informa: “Nell’anno decimoquinto dell’impero di Tiberio Cesare mentre Ponzio Pilato era Governatore della Giudea, Erode Tretarca della Galilea, e Filippo, suo fratello, Tretarca dell’Iturea e della Traconitide, e Lisania Tetrarca dell’Abilene, sotto i sommi sacerdoti Anna e Caifa, la Parola di Dio scese su Giovanni figlio di Zaccaria” Lc 3,1-2 fin qui per quanto riguarda il ministero di Giovanni Battista.

Per il Battesimo di Gesù e l’inizio della sua vita pubblica, che avvenne all’inizio del ministero di Giovanni Battista, Luca così scrive: “Quando tutto il popolo fu battezzato e mentre Gesù ricevuto anche lui il Battesimo, stava in preghiera, il cielo si aprì e scese su di lui lo Spirito Santo…” Lc 3,21-22 e “Gesù quando incominciò il suo ministero aveva circa trent’anni ed era figlio come si credeva, di Giuseppe” Lc 3,23.(50) Che Gesù avesse meno di trent’anni nel 15° anno di Tiberio all’inizio della sua vita pubblica è interpretabile, dai luoghi comuni, nella scrittura dalla Parola circa. Infatti, nella scrittura, nei luoghi comuni della parola circa, l’interpretazione di questa, è che il suo significato non esprime mai il superamento della cifra indicata, preceduta dal circa. Ciò si costata ad esempio anche in Rm 4,19, dove S. Paolo così si esprime: “Egli non vacillò nella fede, pur vedendo già come morto il proprio corpo aveva circa cento anni e morto il seno di Sara”. Quel aveva circa 100 anni, non indica il superamento della cifra, ma una cifra approssimativa, inferiore a quella evidenziata, come appare chiaro, per la citazione suddetta di S. Paolo, in riferimento a Gn 17,1 “Quando Abramo ebbe 99 anni, il Signore gli apparve e gli disse”, e Gn 17,21 “Ma stabilirò la mia Alleanza con Isacco, che Sara ti partorirà a questa data l’anno venturo”. La promessa di un figlio fu, dunque, fatta ad Abramo all’età di novantanove anni, età che fa considerare S. Paolo, come già morto il corpo di Abramo.

Gli Evangelisti

Compreso che Gesù aveva circa 30 anni, ossia: 29 anni e più mesi, nel 15° anno di Tiberio, che cadde nel 780 Ab Urbe Condita del 19 Agosto, e terminò nel 19 Agosto del 781 A.U.C., poiché, il suo I anno di regno, ebbe inizio il 19 agosto del 766 A.U.C. anno della morte di Cesare Augusto, si evince, sottraendo i 29 anni e più di Cristo dal 15° anno di Tiberio ad andare indietro, che la nascita di Cristo avvenne nel 750 A.U.C. dell’era di Roma. Anno in cui iniziò il 37° anno di regno di Erode il Grande e finì all’inizio dell’anno 751 A.U.C. A partire dall’ottobre di tale anno, ossia: il 750 A.U.C. ebbe inizio il 41° anno di regno di Cesare Augusto, che terminò il mese di ottobre del 751 A.U.C. Da quanto detto, ci domandiamo, in quale mese del 750 nacque Gesù?

Gli evangelisti, Matteo e Luca, ci informano che Gesù nacque al tempo di Erode: “Gesù nacque a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode” Mt 2,1, e durante il censimento universale di Cesare Augusto: “In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra…anche Giuseppe…salì in Giudea alla città di Davide chiamata Betlemme, per farsi registrare insieme con Maria sua sposa…” Lc. 2,1-5. Questo censimento, fu fatto per gli israeliti nel 750 A.U.C. e fu il 41° anno di regno di Cesare Augusto e il 3 a.C., quando Giuseppe salì dalla città di Davide a Betlemme cf Lc 2,4. Allora era preside della Siria Quirino, (cf Lc 2,2), ossia dal 4-1 a.C. In realtà, questo primo censimento cf Lc 2,2 fu il secondo censimento decretato da Cesare Augusto e che Luca chiama primo per distinguerlo dall’ultimo censimento fatto da Cesare Augusto insieme al suo figlio adottivo Tiberio. Infatti, 3 furono i censimenti fatti da Cesare Augusto(51). Ora il primo censimento di Cesare Augusto fu fatto nel suo 6° consolato con il collega M. Agrippa, censimento che si prolungò ed espletò fino al suo 41° anno di Regno. Il secondo fu fatto al tempo dei consoli Censorino e Asino nell’8 a.C., ed è quello che si prolungò e fu fatto in Palestina ai tempi della nascita di Gesù quando era preside della Siria Quirino.  Il terzo censimento fu fatto da Augusto con il collega Tiberio Cesare, suo figlio adottivo. Ora detto questo, l’Evangelista Luca ci aiuta a determinare il mese di nascita di Cristo che cadde come vedremo nel dicembre del 750 A.U.C.

Egli dice: “Quando venne il tempo della loro purificazione secondo la legge di Mosè, portarono il Bambino a Gerusalemme per offrirlo al Signore, com’è scritto nella legge del Signore” Lc 2,22 questa purificazione avvenne nel 40° giorno della nascita di Gesù Cristo com’è deducibile dal Levitico 12,1-5: “Il Signore aggiunse a Mosè: “Riferisci agli Israeliti: quando una donna sarà rimasta incinta e darà alla luce un maschio, sarà immonda per sette giorni, sarà immonda come nel tempo delle sue regole. L’ottavo giorno si circonciderà il bambino, poi essa resterà ancora trentatré giorni a purificarsi dal suo sangue; non toccherà alcuna cosa santa e non entrerà nel Santuario finché non siano compiuti i giorni della sua purificazione”. Dopo tale purificazione “quando ebbero tutto compiuto secondo la legge del Signore, fecero ritorno in Galilea, alla loro città” Lc 2,39.

Questa testimonianza di San Luca sulla nascita di Cristo sembrerebbe contraddire quella cronologica di Matteo deducibile in Mt 2,16: “Erode, accortesi che i Magi si erano presi gioco di lui, s’infuriò e mandò a uccidere tutti i bambini di Betlemme e del suo territorio dai due anni in giù corrispondenti al tempo su cui era stato informato dai Magi” e Mt 2,19-23 “Morto Erode, un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe in Egitto e gli disse: «Alzati…va nel paese di Israele…» e avvertito in sogno, si ritirò nelle regioni della Galilea…andò ad abitare in una città chiamata Nazareth…”. In realtà, tra i due racconti non c’è contraddizione di verità. Entrambi gli Evangelisti affermano che la famiglia di Gesù andò ad abitare in Nazareth cf. Mt 2,19-23 e Lc 2,39, solo che Luca esula dal racconto dei Magi e della persecuzione di Erode perché è interessato a raccontare gli eventi della nascita di Gesù secondo un’evidenziazione di quegli aspetti legalistici della legge mosaica.

Matteo invece è più interessato a evidenziare per gli eventi della nascita di Gesù la loro realizzazione secondo i vaticini dei profeti cf. Mt 2,15. Taciuti gli eventi narrati da Matteo, Luca passa poi a narrare il ritorno dopo la purificazione della Famiglia Sacra a Nazareth cfr. Lc 2,39. I fini delle due angolature, diverse delle verità narrate dai due evangelisti, sulla nascita di Gesù ci spingono ad armonizzare i due testi presi in considerazione nella seguente maniera: Mt 2,1-23 è da integrare cronologicamente nei 40 giorni descritti in Lc 2,22-24, per poi continuare la descrizione degli avvenimenti narrati in Lc 2,39, in modo da averne il giusto ordine dei fatti:

a) ci fu un decreto di Cesare Augusto che ordinò il censimento di tutta la terra cf Lc 2,1;

b) questo censimento avvenne nel 750 A.U.C. data che si ricava sottraendo i 30 anni circa di Gesù a partire dal 15°anno di Tiberio Cesare;

c) nato Gesù a Betlemme al tempo di Erode cf Mt 2,1 vi giunsero i Magi dopo essere passati da Erode a Betlemme, una qualche settimana e più dopo la nascita di Gesù dove adorarono il Bambino cf Mt 2,11;

d) avvertiti poi in sogno quella notte, per un’altra strada fecero ritorno cf Mt 2,12;

e) nello stesso giorno avvertito anche in sogno da un angelo Giuseppe con il bambino e sua moglie fuggì in Egitto cf Mt 2,13;

f) alcuni giorni dopo Erode accortosi che i Magi si erano presi gioco di lui mandò a uccidere tutti i Bambini di Betlemme e del suo territorio cfr. Mt 2,16;

g) la morte di Erode poi, per l’infimo assassinio dei bambini gli sopraggiunse alcuni giorni prima del 40° giorno descritto da Luca cf Lc 2,39. Morto Erode, Giuseppe con Maria sua sposa e il Bambino, avvertito della morte di Erode tornò in Israele cfr. Mt 2,20 e vi portò il Bambino in Gerusalemme per la purificazione cf Lc 4 2,22, avvertito poi, di nuovo dall’angelo lasciò la Giudea e si portò con la famiglia a Nazareth cf Mt 2,22 da qui la concordanza di Mt 2,22 con Lc 2,39.

A questo punto, avendo inteso l’integrazione dei due testi, Mt 2,1-22 con Lc 2,1-39, per quanto riguarda l’ordine dei fatti susseguitosi cronologicamente nei primi 40 giorni della nascita di Cristo, è dimostrabile, che questi eventi, compresi nei primi 40 giorni della vita di Cristo, non poterono che avvenire alla fine dell’ultimo mese. Ossia, mese di dicembre del 750 A.U.C, mese corrispondente al 41° anno di regno di Cesare Augusto, perché come si è dimostrato, Gesù a partire dai suoi 29 anni e più mesi sottratti all’anno 15° di Tiberio Cesare, anno che va dal 19 agosto del 780 A.U.C. al 19 Agosto del 781 A.U.C., nacque il 750 A.U.C. dalla fondazione di Roma. Ora, per armonizzare questi eventi, con la morte di Erode avvenuta nel 751 A.U.C., bisogna situare, questi primi 40 giorni della sua nascita, a cavallo del 750 A.U.C. e del 751 A.U.C.; questo è l’anno della morte ed espletamento dei 37 anni di regno di Erode. Infatti, situare questi 40 giorni nel mese di novembre, porterebbe a considerare, la morte di Erode nell’anno 750 A.U.C. e non 751 A.U.C., prima della Pasqua Ebraica. Si avrebbe così un errore storico. Invece, le date storiche: quella della morte di Erode nel 751 A.U.C. e quella dei primi quaranta giorni della nascita di Cristo, per armonizzarsi, richiedono a rigore dei fatti e della logica, che questi 40 giorni narrati da Lc 2,1-39, siano iniziati, più verosimilmente, negli ultimi giorni di dicembre, nei quali va situata la nascita di Gesù Cristo. Gesù, è dunque nato l’anno 750 A.U.C., 41° anno di regno di Cesare Augusto e 37° anno di regno di Erode, nel mese di dicembre, come si è dimostrato.

In quale giorno di Dicembre è nato Gesù

Per la determinazione poi, del giorno della nascita di Cristo, per uno di questi ultimi giorni di dicembre, indicati dall’argomentazione precedente, occorre che, anche qui, per conoscere con esattezza storica il giorno della nascita di Cristo, ci sia ancora una volta un testimone storico. Sembrerebbe oggi, alla luce dei nuovi studi, che un tale testimone storico, che indichi il giorno 25 dicembre, come uno degli ultimi giorni del dicembre del 750 A.U.C., sia assente e che tale giorno 25 dicembre, sia soltanto una data arbitraria, fissata, allora, dalla chiesa di Roma, per sostituire la festa pagana del “Natalis (Solis) invicti”. La chiesa di allora, stando a questa idea, oggi per la gran parte generalizzata, sentiva il bisogno di allontanare i fedeli da queste celebrazioni idolatriche. Cercò, per tale fine, di dare un significato diverso a tale celebrazione, sostituendo la celebrazione della nascita astronomica del sole, per i cristiani, con quella della nascita del vero Sole, Cristo, il Sole che sorge. Da qui, poi ne consegue che, essendo da parte della chiesa di Roma, arbitraria la fissazione della data di nascita di Cristo per il 25 dicembre, la tradizione, per tale celebrazione, si svuota di un suo contenuto storico di testimone della nascita di Cristo, e ne diviene, per questa ipotesi generalizzata, solo un testimone storico, riguardante la sfera liturgica. Essa sarebbe, la testimonianza storica, dell’esistenza della celebrazione liturgica del Natale della chiesa cattolica. Celebrazione, esistente dai primi secoli e documentata, già dall’anno 336, nel documento “Cronografo” filocaliano (52). In realtà, dai primi secoli della chiesa, mentre in oriente il mistero dell’incarnazione si celebrava il 6 gennaio, con il nome “Epiphaneia”. In occidente, si celebrava a Roma, lo stesso mistero il 25 dicembre con il nome di “Natalis Domini” e questo, per la chiesa di Roma, non per un fatto arbitrario, come su si è esposto, ma perché, già dai tempi di San Giustino e Tertulliano, si conservavano negli archivi di Roma, gli atti del censimento riferito da Lc 2,1 riguardanti la nascita di Cristo. Infatti, il Monsignor Antonio Martini, nella sua opera di traduzione della Sacra Bibbia dalla Volgata di San Girolamo nella lingua italiana, nella nota al vers.1, così testifica: “che si facesse il censo. Di questo censo si conservavano gli atti negli archivi di Roma ai tempi di Giustino e di Tertulliano donde la ragione che niuna chiesa meglio della romana poté sapere il dì della nascita di Gesù Cristo: per la qual cosa la tradizione romana, per la quale fino dai primi secoli trovasi fissato il Natale di Cristo al 25 di dicembre è da preferirsi alle diverse opinioni delle altre chiese, le quali una volta discordavano in questo punto da Roma” (53). Le parole che niuna chiesa meglio della romana poté sapere il dì della nascita di Gesù Cristo del Monsignor Antonio Martini, fanno comprendere, quanta forza probante ha in sé la tradizione romana. Essa è infatti, la testimone storica della conoscenza del giorno della nascita di Gesù. La sua essenza, non si esaurisce nel solo essere testimone storica dell’esistenza della celebrazione liturgica del Natale per il 25 dicembre, come dagli studiosi è stata relegata, ma da quanto detto, è il testimonio più genuino e attendibile della nascita di Cristo, per il quale motivo, tutte le altre chiese, si conformarono nell’accoglienza di tale celebrazione per il 25 dicembre, a quella romana, sin dai primi secoli dopo Cristo.

Questa conformità, delle altre chiese, con quella romana, sulla celebrazione della nascita di Cristo, per il 25 dicembre, fu fatta in base alla conoscenza della verità storica della nascita di Cristo e individuata: “Sia in base alle testimonianze dei Santi Padri che in base alla consuetudine della Chiesa Romana”. (54)

Giunti a questo punto, va rilevato, che la tradizione storica della chiesa di Roma, riguardante la celebrazione del 25 dicembre per il Natale, le fonti storiche degli anni di regno degli Imperatori romani: Cesare Augusto e Tiberio Cesare e quelle riguardanti il regno di Erode il Grande, più quelle storiche scritturistiche degli Evangelisti Matteo e Luca, ci testificano, che Gesù Cristo è nato il giorno 25 dicembre del 750 A.U.C., e 37° anno di regno di Erode il Grande, e il 41° anno di regno di Cesare Augusto. Era, l’età del mondo, il 3959 da Adamo, (55) nonché la fine del 3° anno a.C., del calendario Cristiano.

Appendice:

Si conformano alla suddetta data i seguenti padri:

1) S. Ireneo di Lione: “Nostro Signore è nato circa l’anno 41° di Cesare Augusto” (56)

2) Tertulliano: “Ma vediamo che nel 41° anno dell’impero di Augusto, che era il 28° anno d’impero dalla morte di Cleopatra, nasce Cristo” (57)

3) S. Girolamo (58)

4) Eusebio in modo approssimativo: “Correva il 42° anno dell’insediamento di Augusto al potere, il 28° dalla sottomissione dell’Egitto e dalla morte di Antonio e Cleopatra con la quale ebbe fine la dinastia dei Tolomei in Egitto, quando, al tempo del primo censimento di allora, che avvenne sotto Quirino, governatore della Siria, nasce a Betlemme di Giudea, com’era stato annunciato dai profeti, il Salvatore e Signore nostro Gesù Cristo”(59).

Vi Benedico nel Signore
Maranathà, Vieni Signore Gesù!
Padre Angelico

38) cf Giuseppe Flavio. Antichità giudaiche Vol. II- Unione Tipografica Editrice Torinese Libro XIV art. 330 pag. 889: “L’anno appresso la Siria fu occupata da Pacoro figlio del re dei Parti Barzafrane” era il 40 A. C. Da questa invasione Antigono l’avversario di Erode cercò di trarre profitto. Alla fine di quest’anno Erode salpò per l’Italia.

39) Giuseppe Flavio. Antichità giudaiche vol. II- Unione Tipografica Editrice Torinese Libro XIV artt. 375-376 pagg.896-897 e cfr. Giuseppe Flavio – La guerra Giudaica – Vol. I, a cura di Giovanni Vitucci – Fondazione Lorenzo Valla Arnaldo Mondadori editore pagg. 113-115.

40) cf Giuseppe Fllavio – Antichità Giudaiche vol. II-  Unione Tipografica Editrice Torinese Libro XIV art. 388 pag. 898: “Erode in soli sette giorni ottenesse questi regali inaspettati e lasciasse l’Italia”.

41) Ibidem – Antichità Giudaiche Libro XIV art. 394 pag. 899.

42) cf Wilfrid Harrington – Nuova Introduzione alla Bibbia Ed Dehoniane Bologna anno 1975 pag. 190.

43) Ibidem – Antichità Giudaiche vol. II- Libro XVII art. 191 pag. 1076.

44) Codice del XV Sec., Breviuarium Ad urbe condita di Eutropio – Roma, biblioteca vaticana in G. Lotta – Legere Ed. G.B. Petrini – Torino 1967 pag. 306.

45) Armando Saitta – Le Civiltà del Mediterraneo Classico – Ed. Sansoni – Firenze 1969 pag. 373

46) Ibidem Armando Saitta pag. 378.

47) Armando Saitta – Le Civiltà del Mediterraneo Classico-  Ediz. Sansoni – Firenze 1969 pag. 384 – 386.

48) Codice del XV Secolo, Breviarum ad urbe condita di Eutropio – Roma, biblioteca Vaticana in G. Lotta – Legere ed. G.B. Petrini – Torino 1967 pag. 311.

49) cf Armando Saitta – Le Civiltà del Mediterraneo Classico – ediz. Sansoni – Firenze 1969 pag. 395

50) Il testo latino della volgata di S. Girolamo: “Et ipse Iesus erat incipiens quasi annorum triginta, ut putabatur filius Ioseph” Lc.3,23 ha la parola quasi e significa: a) all’incirca; c) come se quasi. Cfr. Luigi Castiglioni – Scevola Mariotti – Vocabolario della lingua latina – Loescher editore pag. 1605, mentre il testo greco di Nestle – Aland ha la parola σε ossia circa. N.B. per Rm. 4,19 il testo latino della volgata di S. Girolamo ha la parola fere che è avverbio e significa: quasi, circa, all’incirca cfr. Luigi Castiglioni – Scevola Mariotti – Vocabolario della lingua latina – Loescher editore 1996 pag. 388.

51) cf Monumentum Ancyranum dell’odierna Ankara, Turchia – da Armando Saitta – Le civiltà del Mediterraneo Classico Ed. Sansoni – Firenze 1969 pag. 387

52) cf Augusto Bergamini –  Cristo Festa della chiesa Ed. Paoline 1983 pag. 324

53) Nota 1. Sacra Bibbia secondo la Volgata da Monsignor Antonio Martini Arcivescovo di Firenze Vol. IV Editore Milano presso Francesco Pagnoni pag. 175.

54) Conciluorun Oecumenicorum Decreta – Firenze: sessione VIII – bolla di unione degli armeni EDB pagg. 553-555.

55) cf capitolo precedente” Cronologia da Adamo fino a Mosè a Cristo” Studio P. Angelico;

56) S. Ireneo di Lione- Contro Le eresie Vol. I a cura di P. Vittorino della Giacoma III ed. Cantagalli – Siena pag. 324;

57) Testi Patristici – Tertulliano – Polemica con i Giudei ed. Citta Nuova Roma 2001 pag. 105;

58) Cornelio – A. Lapide –  Commentaria in Sacram Scripturam – Editio XYSTORIARIO SFORTIAE – Napoli M.D. CCC LVII Tomus VIII cap. II in Lucam pag. 517;

59) Testi patristici – Eusebio di Cesarea Storia Ecclesiastica/1 ed. Città Nuova Roma 2001 pag. 64.