
SEDICESIMA DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO ANNO B
21 Luglio 2024 / by Padre Angelico / Commenti al vangelo / anticristo, avvento, beata-vergine-maria, i-tempi-della-chiesa, il-ritorno-di-gesù, le-due-venute-di-gesù, padre-angelico, padre-angelico-maria-moccia, padri-della-chiesa, vangelo
Vangelo Commentato dai Padri
SEDICESIMA DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – ANNO B
Vangelo di Marco 6, 30-34
In quel tempo, gli apostoli si riunirono attorno a Gesù e gli riferirono tutto quello che avevano fatto e insegnato. Ed egli disse loro: «Venite in disparte, in un luogo solitario, e riposatevi un po’».
Era intatti molta la folla che andava e veniva e non avevano più neanche il tempo di mangiare. Allora partirono sulla barca verso un luogo solitario, in disparte.
Molti però li videro partire e capirono, e da tutte le città cominciarono ad accorrere là a piedi e li precedettero. Sbarcando, vide molta folla e si commosse per loro, perché erano come pecore senza pastore, e si mise a insegnare loro molte cose.
VERSETTI 30-34
Gli apostoli si riunirono attorno a Gesù, e gli riferirono tutto ciò che avevano fatto e insegnato. Ed egli disse loro: Venite in disparte, in un luogo solitario, e riposatevi un poco. C’erano infatti molti che venivano e tornavano, e non avevano più nemmeno il tempo di mangiare. E saliti sulla nave andarono in un luogo deserto, in disparte. Molti però li videro partire e capirono, e da tutte le città cominciarono a correre là a piedi e li precedettero. Sbarcando, Gesù vide molta folla e ne ebbe compassione, poiché erano come pecore senza pastore, e si mise a insegnare loro molte cose.
GLOSSA: Dopo aver narrato la morte di Giovanni, l’Evangelista narra ciò che fece Gesù con i suoi discepoli dopo la morte di Giovanni, dicendo: Gli apostoli si riunirono attorno a Gesù, e gli riferirono tutto ciò che avevano fatto e insegnato.
GIROLAMO: I fiumi ritornano al luogo della loro sorgente. Gli inviati di Dio lo devono sempre ringraziare di ciò che fa l’oggetto del loro ministero.
TEOFILATTO: Apprendiamo anche noi, quando saremo inviati per un ministero qualunque, a non diventare estranei a colui che ci ha inviato, a non oltrepassare la nostra missione, ma a ritornare a colui che ci ha inviato e a rendergli conto di tutto ciò che abbiamo insegnato e fatto.
BEDA: Poiché non bisogna solo insegnare, ma anche fare. Ora, non solamente gli Apostoli annunciano al Signore ciò che hanno fatto e ciò che hanno insegnato, ma anche ciò che ha sofferto Giovanni durante la loro predicazione: essi e i discepoli di Giovanni, così come riferisce Matteo, lo annunciano al Signore. Segue: Ed egli disse loro: Venite in disparte, in un luogo solitario, e riposatevi un poco.
AGOSTINO: L’Evangelista, narrando ciò come seguente immediatamente l’attentato a Giovanni, ci fa supporre che questa emozione di Erode, al quale fa dire (Mt 14,2): «Questi è Giovanni Battista che io ho fatto decapitare», non viene che dopo.
TEOFILATTO: Il Signore si ritira nel deserto per umiltà, e portando i discepoli per farli riposare ci insegna che quanti lavorano nella parola e nell’azione meritano di riposare, e non devono continuamente lavorare.
BEDA: L’Evangelista esprime la necessità in cui si trovava il Signore di far riposare i discepoli aggiungendo: C’erano infatti molti che venivano e tornavano e non avevano più nemmeno il tempo di mangiare; qui si dimostra la felicità di quel tempo in cui tale era lo zelo degli uditori e il lavoro degli insegnanti. Segue: E saliti sulla nave andarono in un luogo deserto, in disparte. Non solamente i discepoli, ma anche il Signore con loro; insieme navigarono verso un luogo solitario, come riferisce Matteo. Egli prova così la fede della folla, e facendosi seguire nel deserto constata quale desiderio essi hanno di ascoltarlo. E questa folla, seguendolo non su animali o veicoli di qualsiasi tipo, ma attraverso le fatiche di un cammino a piedi, mostra chiaramente quanto grande sia il suo desiderio di salvarsi. Segue: Molti però li videro partire e capirono, e da tutte le città cominciarono a correre là a piedi e li precedettero. Il fatto che il popolo abbia preceduto Gesù e i suoi discepoli a piedi, ci mostra che questi non pervennero alla riva opposta del Giordano o del mare, ma che essi si arrestarono in un luogo vicino a quello da cui erano partiti e dove furono anche prevenuti dagli indigeni che pure erano a piedi.
TEOFILATTO: È così che tu non devi attendere che Cristo ti prevenga, ma devi prevenirlo andandogli avanti. Segue: Sbarcando, Gesù vide molta folla e ne ebbe compassione. poiché erano come pecore senza pastore. Essendo i Farisei lupi rapaci, non pascevano il popolo, ma lo divoravano; per questo si radunano accanto a Cristo vero pastore, che dà loro il vero cibo spirituale, cioè quello del Verbo divino; per cui segue: e si mise a insegnare loro molte cose. Vedendo stanchi per la fatica di un lungo cammino coloro che lo avevano seguito, attirati al suo seguito per lo splendore dei miracoli, egli volle soddisfare il loro desiderio e istruirli.
BEDA: Matteo dice che curò i loro malati: è la compassione reale verso gli infelici che fa aprire loro l’insegnamento della verità e fa scomparire le loro sofferenze corporali.
GIROLAMO: In senso mistico, il Signore conduce i suoi discepoli in disparte affinché non siano esposti al male vivendo in mezzo ai malvagi, come Lot a Sodoma, Giobbe nella terra di Hus e Abdia nella casa di Achab.
BEDA: I santi predicatori della Chiesa, dopo aver abbandonato la sinagoga nel deserto, hanno trovato, dopo essere stati oppressi dai mali presso i Giudei, il riposo in mezzo ai Gentili ai quali essi hanno portato la grazia della fede.
GIROLAMO: Tuttavia su questa terra il riposo è poca cosa per i santi; lunga è la loro fatica, ma dopo sarà loro dato di riposarsi dai loro travagli. Come nell’arca di Noè gli abitanti che erano dentro venivano messi fuori e quelli che erano fuori venivano ricevuti dentro, così nella Chiesa: Giuda si ritira e il ladrone entra. Ma quando si lascia la Chiesa, non c’è riposo senza amarezza: Rachele che piange i suoi figli non vuole essere consolata. Non vi è ancora quel festino in cui verrà servito del vino nuovo, dove sarà cantato un nuovo inno dagli uomini nuovi, quando il corpo mortale avrà rivestito l’immortalità.
BEDA: Al momento in cui Cristo avanza verso il deserto delle nazioni, una moltitudine di fedeli lo segue dopo aver abbandonato le mura della loro antica vita.