PRIMA DOMENICA DI AVVENTO – ANNO A
29 Novembre 2025 / by Padre Angelico / Commenti al vangelo / diluvio, discepoli, gesu, il-ritorno-di-gesù, le-due-venute-di-gesù, marito, moglie, noe, padre-angelico-maria-moccia, padri-della-chiesa, vegliate
Vangelo Commentato dai Padri
PRIMA DOMENICA DI AVVENTO – ANNO A
Vangelo di Matteo 24, 37-44
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Come fu ai giorni di Noè, così sarà la venuta del Figlio dell’uomo. Infatti, come nei giorni che precedettero il diluvio mangiavano e bevevano, prendevano moglie e marito, fino a quando Noè entrò nell’arca, e non si accorsero di nulla finché venne il diluvio e inghiottì tutti, così sarà anche alla venuta del Figlio dell’uomo. Allora due uomini saranno nel campo: uno sarà preso e l’altro lasciato. Due donne macineranno alla mola: una sarà presa e l’altra lasciata.
Vegliate dunque, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà. Questo considerate: se il padrone di casa sapesse in quale ora della notte viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa. Perciò anche voi state pronti, perché nell’ora che non immaginate, il Figlio dell’uomo verrà».
VERSETTI 37-44
Come poi nei giorni di Noè, così sarà la venuta del Figlio dell’uomo. Come infatti nei giorni prima del diluvio mangiavano e bevevano, si sposavano e si davano alle nozze, fino a quel giorno in cui Noè entrò nell’arca, e non lo conoscevano, finché venne il diluvio e portò via tutti, così sarà anche la venuta del Figlio dell’uomo. Allora due saranno nel campo: uno sarà preso e l’altro lasciato; due macineranno alla mola: una sarà presa e l’altra lasciata; due in un letto: uno sarà preso e l’altro lasciato.
CRISOSTOMO: Come poi avvenne nei giorni di Noè…, così avverrà alla venuta del Figlio dell’uomo; ora, dice ciò mostrando che verrà repentinamente e inopinatamente, e quando molti si daranno a cose lascive; infatti questo lo dice anche Paolo (1 Ts 5, 3): «Quando diranno: Pace e sicurezza, allora improvvisamente verrà su di loro la fine»; per cui anche qui aggiunge: Come infatti nei giorni prima del diluvio mangiavano e bevevano.
RABANO: Qui dunque non vengono condannati i matrimoni o gli alimenti, come dicono Marcione e Manicheo, poiché negli uni sono posti i sussidi della successione, negli altri della natura, ma viene riprovato l’uso smodato di cose lecite.
GIROLAMO: Si chiede poi come mai sopra fu scritto: «Sorgerà popolo contro popolo, e regno contro regno, e vi saranno pestilenze e fame e terremoti»; e come mai adesso vengono ricordate quelle cose future che sono indizio di pace? Ma bisogna pensare che dopo le battaglie e le altre cose da cui viene devastato il genere umano, seguirà una breve pace, che riprometterà tutte le cose tranquille, affinché sia approvata la fede dei credenti.
CRISOSTOMO: Oppure vi saranno la dissolutezza e la pace per coloro che sono disposti insensibilmente; per questo l’Apostolo non disse: quando vi sarà la pace, ma «quando diranno: pace e sicurezza» (1 Ts 5, 3), mostrando la loro insensibilità, come di quelli che furono al tempo di Noè: poiché i cattivi commettevano dissolutezze, ma non i giusti, che vivevano costantemente nella tribolazione e nella tristezza. Da qui poi mostra che quando verrà l’Anticristo, presso coloro che saranno iniqui verranno assunte indecenti voluttà, e dispereranno della propria salvezza: per questo pone un esempio conveniente a questa realtà. Quando infatti veniva fabbricata l’arca, essa era posta alla vista di tutti, predicendo i mali futuri; ma i cattivi, non credendo, commettevano dissolutezze come se non dovesse accadere in futuro alcun male; e poiché le cose future non sono credute da molti, rende credibile ciò che predica in base alle cose passate. Poi pone un altro segno mediante il quale mostra sia che quel giorno verrà inaspettatamente, sia che egli stesso non ignora quel giorno dicendo: Allora due saranno nel campo: uno sarà preso e l’altro lasciato; parole con le quali si mostra che saranno presi o lasciati sia i servi che i padroni, e quelli che stanno nell’ozio e quelli che lavorano.
ILARIO: Oppure il giorno del Signore prenderà due nel campo, cioè i due popoli dei fedeli e degli infedeli nel secolo, come nel lavoro di questa vita; saranno separati tuttavia lasciando l’uno e prendendo l’altro; con ciò si insegna la separazione dei fedeli dagli infedeli: crescendo infatti l’ira del Signore, gli eletti si occulteranno nelle loro dimore, ma i perfidi saranno lasciati come combustibile del fuoco del cielo. La stessa cosa va detta di quante stanno alla mola; per cui segue: due macineranno alla mola: una sarà presa e l’altra lasciata. La mola infatti è l’opera della legge; ma poiché una parte dei Giudei, così come credette mediante gli Apostoli, così crederà mediante Elia e sarà giustificata per mezzo della fede, per lo stesso motivo una parte sarà presa per la stessa fede a causa delle sue buone opere; e l’altra invece sarà lasciata per il lavoro infruttuoso della legge, macinando invano e non producendo il pane del cibo celeste.
GIROLAMO: Oppure due saranno trovati parimenti nel campo avendo lo stesso lavoro, e quasi la stessa semente, ma non riceveranno ugualmente il frutto del loro lavoro. Nelle due che parimenti lavorano alla mola dobbiamo intendere o la sinagoga e la Chiesa, poiché sembrano macinare insieme nella legge, e ottenere dalle stesse sante Scritture la farina dei precetti di Dio; oppure le altre eresie, poiché da entrambi o da uno dei Testamenti sembrano macinare la farina delle loro dottrine. Segue: Due in un letto: uno sarà preso e l’altro lasciato.
ILARIO: Due in un letto sono due che predicano la medesima passione del Signore, circa la quale vi è la medesima confessione degli eretici e dei cattolici; ma poiché la fede dei cattolici predicherà l’unità della divinità del Padre e del Figlio, e la falsità degli eretici la combatterà, il giudizio dell’arbitrio divino comproverà la fede della confessione di entrambi, prendendo uno e lasciando l’altro.
REMIGIO: Oppure con queste parole vengono mostrati i tre ordini della Chiesa: con i due nel campo l’ordine dei predicatori, ai quali è stato affidato il campo della Chiesa; con i due nella mola l’ordine dei coniugati, i quali per le diverse preoccupazioni si piegano ora a queste ora a quelle cose, come facendo girare le mole; con i due nel letto l’ordine dei continenti, il cui riposo viene designato con il nome di letto. Ora, in questi ordini ci sono i buoni e i cattivi, i giusti e gli ingiusti, e quindi fra di essi alcuni saranno lasciati e alcuni presi.
ORIGENE: Oppure diversamente. Il corpo come infermo giace nel letto delle passioni carnali; l’anima invece macina con la pesante mola di questo mondo; i sensi del corpo infine operano nel campo del mondo.
VERSETTI 42-44
Vegliate dunque, perché non sapete in quale ora il Signore vostro verrà; sappiate però questo: se il capo di famiglia sapesse a che ora viene il ladro, veglierebbe certamente e non si lascerebbe scassinare la casa. Quindi anche voi siate pronti, poiché nell’ora che non sapete il Figlio dell’uomo verrà.
GIROLAMO: Il Signore manifesta chiaramente ciò che già disse in precedenza (v. 36): «Quanto poi a quel giorno nessuno lo sa all’infuori del solo Padre»; poiché cioè non conveniva agli Apostoli il saperlo, così che, incerti per un’oscillante attesa, credano sempre che egli stia per venire, ignorando quando verrà; quindi, quasi concludendo in base alle cose dette sopra, dice: Vegliate dunque, perché non sapete in quale ora il Signore vostro verrà. E non dice: poiché non sappiamo, ma Non sapete, per mostrare cioè che egli non ignorava il giorno del giudizio.
CRISOSTOMO: Vuole poi che essi siano sempre nella sollecitudine; per cui dice: Vegliate.
GREGORIO: Veglia colui che tiene gli occhi aperti in presenza della vera luce; veglia colui che osserva nelle sue opere ciò che crede; veglia colui che allontana da sé le tenebre dell’indolenza e dell’ignoranza.
ORIGENE: Però qualche persona semplice dice che questo discorso riguarda la sua seconda venuta; e qualcun altro che parlava della futura venuta del Verbo in senso intelligibile alla capacità dei suoi discepoli, poiché essi non potevano ancora apprendere in che maniera egli sarebbe venuto.
AGOSTINO: E non disse: Vegliate solo a quelli a cui allora parlava e lo udivano, ma anche a quanti esistettero dopo di quelli e prima di noi, e a noi stessi e a coloro che esisteranno dopo di noi fino alla sua ultima venuta, poiché riguarda tutti in un certo modo, dato che quel giorno ha da giungere per ognuno; e quando sarà giunto, ognuno sarà giudicato nella stessa maniera in cui esce da questo mondo; e per questo ogni Cristiano deve vigilare affinché la venuta del Signore non lo trovi impreparato: infatti quel giorno troverà impreparato colui che troverà impreparato l’ultimo giorno della sua vita.
ORIGENE: [AGOSTINO]: Sono dunque tutti fallaci: sia quanti proclamano di sapere quando sarà la fine del mondo, sia quanti si gloriano di conoscere la fine della propria vita, che nessuno può conoscere se non per la luce dello Spirito Santo.
GIROLAMO: Dopo aver posto l’esempio del padre di famiglia, fa conoscere chiaramente il motivo di mantenere il riserbo riguardo al giorno della consumazione quando dice: Sappiate però questo: se il capo di famiglia sapesse a che ora viene il ladro, veglierebbe certamente e non si lascerebbe scassinare la casa.
ORIGENE: Il padre di famiglia è l’intendimento dell’uomo, mentre la casa è la sua anima, e il ladro è il diavolo. È dunque contrario ogni ragionamento che non entra nell’animo dell’uomo negligente per l’entrata naturale, ma come colui che mina la casa distruggendo innanzitutto certe difese naturali dell’anima, cioè la sua intelligenza naturale, ed essendo penetrato per la stessa breccia spoglia l’anima. Certe volte qualcuno trova il ladro sulla stessa breccia, e assalendolo e dirigendogli parole aggressive lo uccide. E il ladro non viene durante il giorno, quando l’animo dell’uomo sollecito è illuminato dal sole della giustizia, ma di notte, cioè nel tempo in cui ancora rimane la sua malizia; nella quale, trovandosi qualcuno, è possibile che, anche quando manchi l’efficacia del sole, sia tuttavia illuminato da qualche splendore del Verbo, che è la lucerna; rimanendo certamente ancora nella malizia, però avendo la risoluzione formale di rendersi migliore, e la vigilanza perché non sia danneggiato questo suo proposito. Oppure il ladro suole venire soprattutto nel tempo delle tentazioni o di qualunque calamità, quando vuole minare la casa dell’anima
GREGORIO: Oppure il ladro scassina la casa senza che lo sappia il padre di famiglia, poiché, mentre lo spirito dorme senza porre attenzione a vigilarla, la morte repentina irrompe violentemente nella dimora della nostra carne, e uccide il padrone della casa che trova addormentato; poiché mentre lo spirito non prevede i danni futuri, la morte, senza che egli lo sappia, lo trascina al supplizio. Resisterebbe invece al ladro se vegliasse, poiché, prevenendo la venuta del Giudice che insensibilmente strappa le anime, gli uscirebbe incontro per mezzo del pentimento, per non morire impenitente. Il Signore poi ha voluto che l’ultima ora sia sconosciuta poiché sempre possa essere sospettata, e mentre non la possiamo prevenire incessantemente ci prepariamo a riceverla; per cui segue: quindi siate pronti, poiché nell’ora che non sapete il Figlio dell’uomo verrà.
CRISOSTOMO: Qui sembra confondere coloro che non si preoccupano della loro anima quanto coloro che aspettando il ladro si preoccupano delle ricchezze.